Luciana: un volto sofferto, ma dolce; una donna che sogna una vita dignitosa per sé e, più di tutto, per il bambino che porta in grembo, ma che si ritrova a perdere il lavoro, proprio a causa di quella maternità tanto desiderata. Una vicenda che si svolge tutta in una notte in cui, senza un preciso nesso cronologico, si incrociano e si raccontano le vite colorate o scolorite di tanti personaggi, legati dalla vicenda ed accomunati dall’accontentarsi delle “briciole”. Briciole, come quelle che restano a tante persone che vivono nelle difficoltà economiche; briciole emotive di taluni personaggi, magari ricchi ma soli; briciole, in un caleidoscopio di vite che fanno sorridere e commuovere.

Nota della regia

Il monologo è un libero adattamento del testo teatrale “Gli ultimi saranno gli ultimi” di Massimiliano Bruno. La scelta di questo testo è dovuta alla forza del personaggio di “Luciana”, la protagonista. Luciana riesce a trascinare nel fondo della sua esperienza umana; con il suo amore che la rende ribelle, con la sua dignità che le impedisce di farsi andare bene qualsiasi cosa a qualsiasi costo, con il suo urlarci disperatamente una speranza: quella che appartiene ai nostri figli. Attraverso la sua umanità, questo personaggio permette a ciascuno di noi di rispecchiarci nella vita barcollante e piena di incertezze di Luciana, dove i progetti futuri sono messi in dubbio dalla precarietà economica e lavorativa: una triste realtà con cui troppo spesso le donne devono confrontarsi, vittime di un sistema che non tutela a sufficienza né la maternità, né il diritto al lavoro. Un monologo dal sapore agrodolce, che alterna la tenerezza di una futura mamma, all’angoscia di una donna che vuole garantire il meglio al proprio figlio.

Lo spettacolo è stato realizzato SENZA contributi pubblici.

Scheda tecnica

Genere: Monologo
Atti: 1
Personaggi: 1
Durata: 1h e 15'
Di e con: Donatella Del Duca